La stagione dei cammini si avvicina, e la qualità del nostro viaggio a piedi dipenderà molto dalla scarpa che sceglieremo: tutto il peso, nostro e dello zaino, gravita sui nostri piedi, a cui dobbiamo essere grati perché sono loro che ci portano in giro per il mondo. Premiamoli, dunque con il massimo delle attenzioni e calzature adeguate.
Intraprendere un cammino non deve mai essere associato alla paura delle famigerate vesciche, o comunque a sofferenze fisiche troppo spesso (ed erroneamente) considerate inevitabili se si viaggia a piedi. Scegliere le scarpe giuste consente di camminare senza che il pensiero sia concentrato su estremità doloranti o piene di piaghe. Siamo in viaggio lento per contemplare e conoscere, per vivere un’esperienza intensa e formativa, non certo per soffrire.
Quali sono, dunque, i requisiti di una buona calzatura per un cammino che non comporti difficoltà tecniche alpinistiche? Ecco qualche suggerimento pensato per chi si appresta solo ora ad affrontare questa imperdibile esperienza.
- COMODITÀ – Proviamo la scarpa con una calza tecnica, e camminiamo a lungo con entrambe le scarpe ai piedi. Dobbiamo subito avvertire che il piede è comodo, che c’è spazio tra le dita e la punta, non c’è lasco dietro al tallone, e non c’è pressione eccessiva sulla caviglia (di norma, bisogna aumentare almeno di una taglia, o anche più, rispetto alle scarpe da città).
- FLESSIBILITÀ – Gli scarponi tecnici da alta montagna sono in genere molto rigidi, ma se cammineremo su sentieri e campestri, avremo bisogno di una scarpa dalla suola più flessibile, che consenta una camminata il più naturale possibile, e che non stanchi il piede.
- AMMORTIZZAZIONE – I suoli sconnessi, sassosi, possono procurare dolore e affaticamento al piede, dopo ore di cammino. Per questo è fondamentale una scarpa che assorba l’impatto con il terreno. Oggi le calzature tecniche prevedono un’intersuola a bassa densità (in genere in polietilene) tra il battistrada in gomma tassellata e la tomaia. Per questo le calzature moderne, con ottima ammortizzazione, consentono di camminare anche su suoli molto duri, come l’asfalto, presente sempre sui lunghi percorsi, senza che il piede ne soffra. Il commento “Ah, io su asfalto proprio non ce la faccio a camminare!” non si può più sentire.
- LEGGEREZZA – Se cammineremo per molte ore al giorno, e per giorni di fila, per giunta portando anche uno zaino, la nostra scarpa dovrà essere molto leggera: una bella evoluzione rispetto ai pesantissimi e rigidissimi scarponi da montagna con cui molti di noi hanno intrapreso le prime avventure a piedi.
- ALTE O BASSE? – È il dilemma su cui si scontrano scuole di pensiero contrapposte. Dipende molto dall’allenamento e dall’abitudine. Chi pratica il trail running non avrà certo problemi a camminare su sentieri facili con scarpe basse. Se, però, siamo al primo cammino e non molto allenati, una scarpa di taglio “mid” proteggerà meglio la caviglia, sollecitata dal peso dello zaino, oltre a evitare l’ingresso di acqua, sabbia, terra e insetti.
- IMPERMEABILE O NO? – Anche su questo tema si scontrano pareri diversi. Le membrane impermeabili e traspiranti funzionano bene in ambienti molto freddi, ma i nostri cammini più popolari sono a quote relativamente basse, e si affrontano prevalentemente d’estate. Una calzatura impermeabilizzata è decisamente meno traspirante e con il caldo farà sudare il piede. Inoltre, nessuna calzatura, nemmeno quelle con la membrana, sarà del tutto a prova di pioggia (che di norma entra dall’alto). Una scarpa non impermeabile si asciuga poi più velocemente, soprattutto se è in cordura.
- DURATA – Se ci mettiamo in cammino per settimane, dobbiamo comunque preferire una calzatura la cui suola dia garanzie di durata, per evitare di trovarci letteralmente a piedi nudi, lontanissimi dal primo negozio utile. La qualità della gomma del battistrada, pensata proprio per i lunghi percorsi, è fondamentale per garantirci un viaggio spensierato.
Infine, ecco qualche consiglio per prevenire vesciche e altri problemi:
- Usiamo sempre calze tecniche specifiche per l’escursionismo.
- Trattiamo bene i nostri piedi facendo una regolare pedicure.
- Attenzione all’usura delle scarpe: anche quando appaiono nuove, ma sono rimaste nell’armadio per anni, la gomma del battistrada e le colle saranno deteriorate, e le scarpe vi lasceranno con certezza per strada.
- Scarpe che hanno già affrontato un lungo cammino potrebbero non essere in grado di affrontarne un secondo. Teniamole per brevi passeggiate fuori porta e per lavorare nell’orto.
- Se abbiamo acquistato una paio di calzature nuove, proviamole per brevi tragitti prima di affrontare un cammino di più giorni.
Per realizzare questo breve vademecum ci siamo confrontati con il nostro partner tecnico Garmont, che ha progettato una linea di calzature specifiche per i cammini, e offre ai soci del Movimento Lento uno sconto del 20%, oltre alla possibilità di provare gratuitamente le calzature lungo il Cammino di Oropa.
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