Come stanno i cammini italiani? Ce lo raccontano i dati del dossier “Italia, paese di cammini” presentato lo scorso week-end a Fa’ la Cosa Giusta! da Terre di Mezzo Editore”. Una fotografia del livello di maturazione del settore e delle abitudini dei viandanti italiani.
Nel week-end 22-24 marzo 2024 si è svolta a Milano la ventesima edizione della fiera Fa’ la Cosa Giusta! organizzata annualmente da Terre di Mezzo editore. Oltre che per riunire il mondo dei cammini in un grande festival in cui incontrare i camminatori e chi sogna di mettere lo zaino in spalla per la prima volta, da sette anni a questa parte la fiera è anche l’occasione per fare il punto della situazione, grazie alla presentazione del dossier “Italia, paese di Cammini” (link).
In questo articolo ci concentreremo sulle sezioni del dossier in cui si analizzano i dati raccolti dalle varie associazioni, per cercare di valutare le presenze sui cammini italiani, e i risultati di un questionario diffuso nella community dei camminatori, per evidenziare tendenze e abitudini. Terre di Mezzo, per completare la sua indagine ha contattato e raccolto informazioni da 113 associazioni – sulle 138 identificate – e 2400 camminatori.
I numeri dei cammini italiani
A causa del perdurare di un sistema affidabile di monitoraggio dei flussi delle presenze sui vari cammini, i dati impiegati per darne una valutazione approssimativa è quello delle credenziali e dei testimonium consegnati all’inizio e alla fine dei vari itinerari. Per la prima volta nel 2023 il numero di credenziali consegnate ha stabilito il record di 101.419 unità, di cui 66.499 consegnate direttamente nelle mani dei camminatori, segnando un aumento del 24% rispetto al 2022. Il dato delle credenziali è significativo anche per comprendere il grado di strutturazione dei cammini e delle associazioni che li gestiscono: se nel 2017 erano solo 6 quelli che avevano una strutturazione abbastanza solida da rilasciare la credenziale, oggi questo numero è salito a 92.
Ancora più significativo è il notevole aumento dei Testimonium, il documento che attesta il completamento del Cammino o di almeno gli ultimi 100 km. Siamo passati da 32.756 nel 2022 a ben 57.600 nel 2023. Questi dati non solo riflettono la crescente popolarità dei Cammini in Italia, ma anche l’interesse crescente per le esperienze di lunga distanza.
Se le credenziali sono un buon metro di giudizio, il dossier rivela che i Cammini in Italia stanno vivendo una fase di espansione, con numerosi percorsi in crescita. Tra questi, spiccano il Cammino di Oropa, il Cammino Materano, il Cammino di San Benedetto, il Cammino di San Jacopo in Toscana, il Cammino Minerario di Santa Barbara in Sardegna e le Vie del Viandante in Lombardia. Mentre alcuni percorsi, come la Via Francigena, vedono una costante affluenza, altri sembrano subire un lieve calo di interesse, come nel caso della Via degli Dei.
Identikit dei camminatori made in Italy
I camminatori stessi sono stati oggetto di uno studio approfondito, con oltre 2.400 persone che hanno risposto a un questionario online condotto da Terre di Mezzo. Dai risultati emerge una netta predominanza delle donne tra i camminatori, con il 57% rispetto al 43% degli uomini. Un cambiamento significativo rispetto al 2018, quando le proporzioni erano esattamente rovesciate.
È interessante notare che un numero considerevole di camminatori stia abbracciando il cammino come stile di vita, se il 41% degli intervistati che dichiara di trascorrere le proprie vacanze principalmente camminando, c’è poi un 12% di intervistati che dichiara di aver trascorso in cammino tra i 50 e i 100 giorni, mentre il 9% afferma di aver superato i 100 giorni zaino in spalla.
Per quanto riguarda le motivazioni, il 31% sceglie di mettere lo zaino in spalla per motivi religiosi o spirituali, mentre il restante cammina per ragioni legate al benessere, alla scoperta del territorio o per il piacere di immergersi nella natura.
Un ultimo elemento interessante è quello legato al criterio di scelta dell’itinerario: il fattore più importante per molti (34%) è l’identità del cammino, mentre il più di un quarto degli intervistati affermano che scelgono la propria destinazione per scoprire luoghi che non hanno mai visitato prima.
Chi sceglie di mettersi in cammino, inoltre lo fa con sempre maggiore convinzione e sempre meno nei ritagli di tempo: questo è testimoniato dall’allungarsi della durata media dei cammini che nel 2023 è salita a 9 giorni.
Secondo le risposte raccolte, inoltre, possiamo dire che in Italia la stagione dei cammini si estende da aprile a ottobre e, forse anche a causa delle temperature torride delle ultime estati e degli inverni miti, c’è una flessione tra giugno e luglio, corroborando l’idea che i cammini sostengono la destagionalizzazione delle attività turistiche.
Questi dati evidenziano il crescente entusiasmo per i cammini in Italia, la sempre maggiore strutturazione dei percorsi e la costante maturazione della comunità dei camminatori.
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