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Conosci i grandi trail americani?

Conosci i grandi trail americani?

Mentre in Italia nascono come funghi nuovi cammini che attraversano zone più o meno antropizzate, valorizzando i borghi, negli Stati Uniti vanno per la maggiore gli itinerari nella natura selvaggia. Vi raccontiamo i trail iconici per i camminatori d’oltreoceano.

Qualcuno di voi conoscerà il film A spasso nel bosco, in cui Robert Redford e Nick Nolte affrontano senza molto successo l’Appalachian Trail, o magari avete visto Wild, una pellicola basata sulla storia vera di Cheryl Strayed, che percorre il Pacific Crest Trail per cercare (e trovare) se stessa.

Il fatto che i due grandi itinerari che attraversano le montagne dell’est e dell’ovest degli Stati Uniti siano teatro di due film di successo dà un’idea della popolarità del trekking “into the wild” tra il pubblico americano.

Un terzo itinerario, meno popolare perché più recente, è il Continental Divide Trail, che attraversa lo spartiacque tra Atlantico e Pacifico, negli stati centrali. I tre itinerari sono noti come Triple Crown of Hiking, letteralmente “la tripla corona dell’escursionismo”.

Pacific Crest Trail

Le caratteristiche tecniche degli itinerari rispecchiano il mito degli USA “dove tutto è più grande”: migliaia di chilometri di lunghezza, con centinaia di chilometri di dislivelli, da percorrere in 3-5 mesi di cammino. Queste le caratteristiche dei tre itinerari:

  • Appalachian Trail (AT) il primo grande trail di successo negli USA (è stato aperto nel 1923 e quindi compie 100 anni) è lungo circa 3500 km. Attraversa la catena degli Appalachi dal monte Katahdin, in Georgia, al monte Springer, nel Maine. Il sito di riferimento è https://appalachiantrail.org/ 
  • Pacific Crest Trail (PCT) è l’itinerario “gemello” dell’AT sulla costa ovest, è lungo più di 4200 km, inizia a Campo, in California, al confine con il Messico, e finisce al parco Manning, al confine con il Canada. Il sito è www.pcta.org 
  • Continental Divide Trail (CDT), sullo spartiacque centrale, è il più lungo (quasi 5000 km) e il più recente dei tre percorsi, e non è ancora completo. Il sito è https://continentaldividetrail.org 

Nonostante la lunghezza i tre percorsi sono molto popolari tra tutte le fasce di pubblico: a differenza dei cammini “nostrani”, che in genere vengono comunicati come una proposta di viaggio unitaria, dedicata soprattutto a chi percorre l’itinerario dall’inizio alla fine, il pubblico che frequenta i trail viene classificato in tre categorie:

  • Thru-Hikers, ovvero la piccola minoranza che percorre tutto il trail, in un viaggio continuativo o in più viaggi distribuiti eventualmente in diversi anni (Section hikers); 
  • Multi-day hikers, viandanti che decidono di percorrere alcuni tratti del percorso, con almeno un pernottamento;
  • Daily hikers, escursionisti che scelgono tratti del trail per gite giornaliere lungo itinerari lineari, con andata e ritorno, oppure ad anello.

La terza categoria è la più numerosa, la prima categoria una piccolissima minoranza. Nel caso dell’Appalachian Trail si parla di meno di 1000 thru hikers all’anno sui 3000 che tentano l’impresa, mentre il totale delle persone che fruiscono del sentiero viene stimato in 3 milioni all’anno (!).

La grande maggioranza dei pernottamenti avviene in tenda, spesso in aree attrezzate ma non presidiate, che possono essere dotate (ma solo in una minoranza dei casi) di servizi igienici, oppure in bivacchi molto spartani (tettoie in legno chiuse su tre lati, senza porta).

Le caratteristiche dei punti tappa rendono i trail una proposta di viaggio avventuroso particolarmente adatto ai giovani, che costituiscono la maggioranza dei thru-hikers e dei multi-day hikers, mentre la comunicazione che viene fatta per le proposte di daily hiking avvicina ai trail persone di tutte le età e in particolare le famiglie.

Tutti i percorsi americani dedicano una grande attenzione al tema della sostenibilità, mettendo al centro della comunicazione i principi e i valori dell’associazione Leave no Trace (www.lnt.org), un aspetto molto interessante e attuale, che ci auguriamo venga presto preso come esempio dai cammini italiani.

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