I cicloturisti italiani usano sempre più spesso la e-bike, scelgono le destinazioni in funzione del patrimonio paesaggistico e naturale, e raggiungono in treno il punto di partenza. Queste le principali novità emerse dall’indagine di FIAB presentata al TTG di Rimini
«Che cicloturista sei? Luoghi, trasporti, sicurezza, abitudini, tendenze, bisogni e aspettative di chi viaggia in bicicletta» è il titolo dell’analisi condotta, tra giugno e settembre 2023, da FIAB insieme all’Università degli Studi dell’Insubria, Active Italy e CIAB (Club Imprese Amiche della Bicicletta), su un campione di 2500 cicloturisti che hanno risposto online a una serie di domande. I risultati sono stati presentati il 12 ottobre in anteprima a TTG Travel Experience alla Fiera di Rimini.
Le conferme dell’indagine
L’indagine ha confermato gran parte delle caratteristiche dei cicloturisti italiani: età media relativamente alta (53 anni), buon livello di istruzione (57% laureati), residenti prevalentemente nel nord (80%).
La maggior parte dei cicloturisti viaggia in Italia, prevalentemente al nord (Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia le destinazioni più gettonate), passando almeno una notte fuori casa (70%), in tutte le stagioni dell’anno (il 19% anche durante l’inverno). I cicloturisti abituali percorrono almeno 60 km al giorno.
La maggior parte degli intervistati organizzano da soli la vacanza (92%), solo l’8% si rivolge a un tour operator. Gli alloggi preferiti sono i B&B (72%), seguiti dagli hotel (45%), purché siano dotati di un ricovero notturno sicuro per le bici (97%) e forniscano itinerari e mappe (64%).
Cosa è emerso di nuovo?
I paesaggi e il patrimonio naturale sono al primo posto tra le motivazioni della scelta di una destinazione (98%), prima ancora della presenza di itinerari cicloturistici strutturati. Altro aspetto importantissimo è la raggiungibilità della destinazione con il servizio bici+treno o bici+bus (89%).
Oltre all’ovvia attenzione alla sicurezza stradale (media 4,5 su 5) e alla disponibilità di piste ciclabili su sede propria, viene data una grande importanza alla larghezza delle carreggiate delle strade aperte al traffico veicolare: le strade strette possono essere pericolose anche con poco traffico.
Sempre più importante il ruolo della e-bike, usata dal 31% degli intervistati, ma che è spesso determinante nell’avvicinare un nuovo pubblico al cicloturismo: il 22% dei cicloturisti occasionali ha iniziato la pratica grazie alla disponibilità di biciclette a pedalata assistita, che consentono di coprire maggiori distanze e dislivelli e di alzare l’età media dei cicloturisti.
Durante il dibattito Monica Price, referente di Active Italy, l’organizzazione che rappresenta i tour operator del turismo attivo, ha dichiarato che nel caso dei viaggi organizzati ormai l’uso della e-bike supera il 50%, e ci sono addirittura dei tour operator che hanno deciso di rimpiazzare completamente il parco bici proponendo ai clienti solo e-bike.
Vuoi promuovere il tuo territorio attraverso lo slow tourism?