#IononlascioTracce, la nuova campagna del Movimento Lento Network per una maggiore consapevolezza dell’impatto che le nostre attività outdoor hanno sul pianeta.
Siamo abituati a pensare che camminare in montagna, trascorrere le nostre vacanze percorrendo lunghi cammini o scoprire il mondo pedalando siano attività dolci, più sostenibili per le comunità locali e per l’ambiente. In realtà, ogni attività umana ha un impatto sull’ambiente naturale, sia in termini di consumo delle risorse, sia per i danni che procuriamo – spesso inconsapevolmente – alla flora e alla fauna selvatiche, alle risorse idriche e perfino al suolo.
L’Associazione Movimento Lento fin dalla sua fondazione si impegna attivamente per diffondere la cultura di un turismo più consapevole e più sostenibile, con progetti, attività di comunicazione e formazione. Negli scorsi mesi i nostri lettori avranno seguito la nostra sezione “Walking&Cycling4Future” in cui proponiamo itinerari in bicicletta facili da raggiungere utilizzando il treno e i mezzi pubblici. Sicuramente cercare di ridurre l’utilizzo dell’automobile e di mezzi privati per svolgere le nostre attività all’aria aperta è un primo passo per ridurre il nostro impatto sull’ambiente, ma possiamo fare ancora tanto.
Leave no trace
Fra pochi mesi la no profit americana Leave no trace compirà dieci anni. Dieci anni di impegno per costruire una maggiore consapevolezza su queste tematiche e ridurre l’impatto ambientale delle attività outdoor. Il loro lavoro in termini di formazione e di buone pratiche per noi è di grande ispirazione e crediamo che sia importante lavorare insieme in questa direzione per migliorare il modo in cui anche in Italia viviamo all’aria aperta in armonia con il pianeta.
Per questa ragione, a partire da questo numero della nostra newsletter, ti proporremo delle riflessioni, degli spunti e delle proposte concrete per rendere davvero sostenibile il nostro viaggiare lentamente a piedi e in bicicletta.
Una rivoluzione leggera
Vivere senza lasciare traccia, o lasciando solo tracce positive, è una parte importante dell’etica del camminatore e del cicloturista consapevole, perché entrambi viaggiano portando con sè solo lo stretto necessario e cercano una dimensione di equilibrio e armonia con il prossimo e con la Natura. Tuttavia, per poter davvero non lasciare tracce dobbiamo cercare di cambiare molte delle nostre abitudini quotidiane, alleggerendo le nostre impronte sul pianeta anche quando siamo a casa.
Quella che ti proporremo nelle prossime settimane sarà quindi una vera e propria rivoluzione culturale che partirà dalle piccole abitudini e dai dettagli a cui non siamo abituati a fare caso, per arrivare alle scelte più impegnative, come la consapevolezza delle conseguenze che hanno i nostri consumi sul pianeta. Ma non preoccuparti, perché sarà una rivoluzione leggera, affrontabile a piccoli passi.
I principi di base
Partiamo oggi dall’introdurre i 7 principi di base dell’Associazione Leave No Trace che potranno servirci come ispirazione:
- Pianificare in anticipo e prepararsi
- Utilizzare bivacchi, rifugi e superfici resistenti per accamparsi e sostare in natura
- Raccogliere e smaltire correttamente i rifiuti
- Lasciare ciò che si trova come lo si trova
- Limitare l’impatto dei fuochi e dei falò
- Rispettare la fauna selvatica
- Rispettare gli altri esseri umani
Nelle prossime uscite approfondiremo questi principi declinandoli nella realtà italiana, dove i cammini e le ciclovie si articolano in ambienti solitamente più antropizzati e meno selvaggi rispetto ai grandi trail americani.
Tuttavia, se il cambiamento deve partire innanzitutto da noi stessi, è poi importante metterlo in circolo e farlo crescere: per questo i contributi di singoli ed altre associazioni saranno i benvenuti. Perché tutte insieme le gocce hanno la forza del mare.