Da qualche anno a questa parte su tutti i sentieri del mondo impazza una nuova disciplina importata direttamente dalla Svezia: l’eco trekking o plogging, ossia la buona pratica di raccogliere rifiuti mentre si corre o si cammina in montagna, facendo del bene a se stessi e al pianeta.
Per molti escursionisti di lungo corso lasciare l’ambiente più pulito di come l’abbiamo trovato è un’abitudine consolidata da sempre, ma darle un nome e aggiungere un po’ di competizione sembra essere un’ottima strategia per sensibilizzare sempre più persone. È così che dal 2021 è nato anche il Campionato Mondiale di Plogging che quest’anno si è svolto a ottobre in Piemonte.
Molti praticanti del plogging sono runners e trail runners, ma anche i camminatori ci tengono sempre di più a ripulire cammini e sentieri. Ad esempio, i pellegrini che iniziano il Cammino di Oropa possono farlo grazie all’aiuto del signor Mario che, all’Infopoint di Santhià, distribuisce loro un sacchettino per raccogliere i propri rifiuti per l’iniziativa #iopuliscoincammino.
Pillola di sostenibilità
Quando fai lo zaino, non scordare mai un sacchettino biodegradabile o un sacchetto in materiale lavabile e utilizzabile più volte in cui raccogliere i tuoi rifiuti e la spazzatura che incontri.
Consiglio PRO: porta con te anche un paio di guanti leggeri antitaglio: costano pochi euro e ti permetteranno di maneggiare senza ferirti anche gli oggetti meno raccomandabili.
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