L’itinerario della Via degli Dei unisce in circa 130 km Bologna a Firenze, ripercorrendo un’antica viabilità storica utilizzata fin da epoche romane per unire la città di Felsina (Bologna) con Fiesole – Firenze. Ribattezzata “Flaminia Militare”, è caratteristica per i selciati di origine romana che troviamo in diversi tratti del percorso.
Per chi vuole percorrere tutto l’itinerario, si parte da Piazza Maggiore per salire a San Luca per poi seguire il lungo Reno fino a Sasso Marconi e qui ci si inerpica per quel paesaggio unico che è il Contrafforte Pliocenico. Infine si giunge a Firenze con una spettacolare vista dall’alto da Fiesole.
Tipo di percorso: sentieri, strade bianche e qualche breve tratto su asfalto
Difficoltà: è un trekking di difficoltà media, impegnativo in alcuni tratti appenninici
Numero tappe: 6 a piedi, è percorribile anche in bicicletta esclusi alcuni tratti
1° tappa: Bologna – Sasso Marconi – Badolo.
2° tappa: Badolo – Monzuno – Madonna dei Fornelli
3° tappa: Madonna dei Fornelli – Passo della Futa – Monte di Fo’
4° tappa: Monte di Fo’ – Passo Osteria Bruciata – San Piero a Sieve
5° tappa: San Piero a Sieve – Bivigliano
6° giorno: Bivigliano – Fiesole – Firenze
Pernottamento: alberghi, agriturismi, campeggi
Punti d’interesse
La diversità dei territori attraversati, i grandi boschi, le torri in pietra di Monte Adone, i selciati romani visibili in più punti, il paesaggio attraversato.
Non mancano bellissime peculiarità ambientali che vanno dal Contrafforte Pliocenico a grandi faggete nella parte più alta del cammino, fino alle dolci colline della piana del Mugello. Ricchi di storia anche i luoghi attraversati. Altra caratteristica sono la diversità dei territori attraversati con ambienti mutevoli e con pregevoli biodiversità ambientali.
Sapori Tipici del territorio
Il binomio della cucina emiliana e toscana non ha pari nel mondo. Per citare alcuni piatti: Lasagne, tortellini, tortelli di patate, ravioli, carni ai ferri, fiorentina, zuccherini montanari, cantucci, ecc…
Tutte le informazioni, le fotografie e le tracce gps sono state fornite da Stefano Lorenzi di Appenino Slow, che ringraziamo per la cortese collaborazione.