Un viaggio, da Pavia a Pontremoli, sulle orme degli Abati di San Colombano, dalla pianura padana, attraversando l’Appennino piacentino e parmense, e arrivare in Lunigiana, per ritrovato se stessi, nel silenzio dei boschi e su antichi tratturi.
La Via degli Abati è un cammino attraverso i monti, utilizzato fin dal VII secolo, soprattutto da chi viaggiava a piedi, quale tragitto più breve da Pavia a Lucca e verso Roma. L’itinerario, utilizzato già dai sovrani longobardi prima della conquista della Cisa, controllata dai bizantini, toccava anche l’abbazia di Bobbio, dove i pellegrini diretti a Roma e provenienti dalla Francia e dalle Isole Britanniche passavano a venerare le spoglie di San Colombano, grande abate irlandese e padre, con San Benedetto, del monachesimo europeo. Per questo, già in età longobarda, lungo il percorso, oltreché a Pavia ed a Lucca, sorgevano “hospitales” di San Colombano.
Il tragitto era parimenti seguito dagli abati di Bobbio per andare a Roma presso il pontefice, da cui l’abbazia direttamente dipendeva. La via parte da Pavia e attraversa Caminata, Pometo, Canevino, sale verso Bobbio, per proseguire verso Bardi, attraversare Borgo Val di Taro e scendere a Pontremoli, dopo aver percorso circa 192 km.
Può essere considerata la Variante Appenninica della Via Francigena.
Sul sito web di riferimento www.viadegliabati.com sono disponibili tutte le informazioni sull’itinerario, le strutture di accoglienza, dove timbrare il Certificato di Passaggio, punti di informazione e le modalità per la richiesta delle carto guide (disponibili solo per il tratto Bobbio-Pontremoli).
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Tutte le informazioni sono state fornite da Luciano Allegri dell’Associazione “La Via degli Abati”, che ringraziamo per la cortese collaborazione. Le fotografie sono della Associazione Cronache di Cammini e della camminatrice Silvana.