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La forza della collaborazione territoriale per valorizzare il turismo lento: l’esempio della Campania

La forza della collaborazione territoriale per valorizzare il turismo lento: l’esempio della Campania

Dodici GAL della regione Campania hanno deciso di valorizzare percorsi di turismo lento, a piedi o in bicicletta, per promuovere un turismo alternativo a quello di massa, dedicato a chi vuole scoprire luoghi inaspettati e bellezze paesaggistiche, immergendosi nella cultura locale.

Il contesto territoriale

Il progetto di Cooperazione Interterritoriale “Cammini e Sentieri d’Europa tra storia e spiritualità, turismo e cultura” è nato nel cuore della Campania, coinvolgendo dodici GAL che hanno unito le forze per sviluppare un’offerta turistica alternativa a quella balneare. L’obiettivo è aprire il territorio a nuove forme di turismo lento, creando itinerari da percorrere a piedi o in bicicletta, con lo scopo di valorizzare il ricco patrimonio culturale, architettonico e immateriale della regione.

La sfida

I dodici GAL partecipanti si sono posti l’obiettivo di sperimentare nuove modalità per strutturare, valorizzare, promuovere e riscoprire i cammini e i sentieri delle aree rurali. Questi percorsi, legati alla storia, alla spiritualità e alla cultura dei territori, rappresentano anche un’opportunità per aumentare la competitività e lo sviluppo delle comunità coinvolte. L’obiettivo principale è creare un sistema turistico integrato, sostenibile e intersettoriale, basato su esperienze autentiche e sul coinvolgimento attivo delle comunità locali.

Il nostro lavoro

Il lavoro di ItinerAria si è concentrato su due azioni principali:

  1. Espansione del partenariato e nuove collaborazioni: Costruire un’offerta turistica integrata e condivisa, che superi i confini amministrativi, grazie a una collaborazione stretta tra i diversi territori.
  2. Rilevamento degli itinerari: Mappare e analizzare i percorsi individuati da ciascun GAL.

Il team di ItinerAria ha organizzato le proprie attività in questo modo:

  • Consulenza specifica: La prima fase ha previsto una consulenza mirata per ogni territorio, con l’obiettivo di comprendere le esigenze locali e proporre le soluzioni e gli itinerari più adatti. In alcuni casi sono stati valorizzati percorsi già esistenti, mentre in altri sono stati progettati ex novo.
  • Sopralluogo e rilievo: Due membri del team hanno percorso tutti gli itinerari proposti, tracciandoli, individuando eventuali criticità e suggerendo soluzioni migliorative.
  • Verifica e progettazione: Dopo i sopralluoghi, i percorsi sono stati rivisti e riprogettati in base alle informazioni raccolte. Sono stati realizzati roadbook dettagliati per ogni itinerario, un piano per la segnaletica con documentazione fotografica e una stima dei costi. Inoltre, è stato creato un catalogo dei punti di interesse e dei servizi disponibili lungo i percorsi, come strutture ricettive, punti di ristoro, fontanelle e noleggi di biciclette.
Elementi per la promozione

Per ciascun percorso sono stati realizzati un servizio fotografico delle principali attrazioni paesaggistiche e culturali, oltre a un video promozionale. Gli itinerari sono stati anche inseriti sulla piattaforma OutdoorActive, garantendo così visibilità a livello internazionale, con descrizioni disponibili sia in italiano che in inglese.

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