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NOISYVISION – Il Cammino inclusivo con adolescenti da Lecco a Milano

NOISYVISION – Il Cammino inclusivo con adolescenti da Lecco a Milano

“Camminare insieme dissolve le paure e i pregiudizi sulle disabilità.” – Dario Sorgato

Il 12 maggio a Torino, Dario Sorgato — viaggiatore, scrittore e fondatore di NoisyVision — presenterà “Guarda Dove Cammini” (Ediciclo Editore), il libro-manifesto dei cammini inclusivi. Un racconto personale e collettivo che mette nero su bianco tutto ciò che ha ispirato il suo cammino, umano e professionale, e che vuole lasciare un segno nel mondo dell’outdoor accessibile.
L’incontro sarà moderato dallo scrittore e camminatore Paolo Calvino e si concluderà con la proiezione del documentario “NOISYVISION – Il Cammino inclusivo con adolescenti da Lecco a Milano”, per la regia di Glauco Tortoreto, girato lungo il Sentiero di Leonardo insieme a tredici ragazzi e ragazze, alcuni dei quali con disabilità sensoriali.

Dario, ti va di raccontarci chi sei e qual è stato il tuo cammino — personale e professionale — che ti ha portato a fondare NoisyVision e a scrivere il libro “Guarda Dove Cammini”?

No 😄. Leggete il libro. Ho lavorato tanto per raccontare nel dettaglio tutti i puntini che costruiscono il disegno di questa storia.

La prima parte e’ una estesa autobiografia che accompagna il lettore nei meandri della mia anima, del mio sentire. Nelle pieghe di un cuore adolescente che, nei palpiti della vita che esplode, deve inserire una diagnosi di malattia rara, una condanna alla cecità.

Ecco, alla fine ve lo sto raccontando, del resto mi siete simpatici.

Il mio cammino inizia cosi’, con una doppia disabilita’, sia visiva che uditiva, sotto il nome di Sindrome di Usher.

Avevo due possibilità. Continuare a tenere la testa sotto la sabbia come ho fatto per tanti anni o alzarla e…. guardare dove stavo camminando.

Con questo nuovo sguardo ho trovato la bellezza di cio’ che mi circonda, ho trovato l’umanita’ delle persone che ho incontrato. 

Ritrovare i puntini da unire è davvero un bel gioco, dove ritrovo il senso di aver studiato al Politecnico, di aver viaggiato tanto da solo, di aver imparato a destreggiarmi con la grafica, di aver scoperto il viaggio a piedi.

Tutto fa parte di me, di quell’uomo che oggi è qui, consapevole che la storia di questo libro e’ davvero qualcosa di necessario.

Per dare una sferzata a tutto ciò che ancora ruota intorno alla parola disabilita’.

Ho scelto di farlo con quel mezzo di comunicazione non violenta che ha cambiato il mondo.

Camminare.

Il libro che presenterai a Torino il 12 maggio, edito da Ediciclo, nasce come un punto fermo nel racconto dei cammini inclusivi. Qual è stata la scintilla che ti ha spinto a “mettere nero su bianco” la tua esperienza e che cosa rappresenta per te questo libro?

Durante i cammini con i gruppi di NoisyVision, quando la sera mi metto nel letto, mi piace scrivere qualche pensiero che poi leggo la mattina ai miei compagni di viaggio. Tutto questo materiale è disponibile su Facebook, consapevole della breve durata di tutto ciò che la cronologia mostra. Ecco, quindi, l’idea di raccogliere tutto in una forma più duratura. E questo è il lato romantico.

La vera motivazione è nata dal desiderio di mettere un punto fermo nell’ambito dei cammini inclusivi. NoisyVision è diventata negli anni un punto di riferimento e un modo di camminare in maniera condivisa. Questo libro vuole essere il raccoglitore dei passi e dei percorsi che hanno invitato il cambiamento.

Nei tuoi progetti c’è sempre una forte attenzione all’esperienza sensoriale, alla percezione dello spazio e dei luoghi. Cosa significa per te “guardare dove cammini” — oltre il significato letterale?

Significa stupirsi.
Guarda diventa un imperativo, o forse un invito.
Guarda inteso come osserva, scopri, meravigliati.
Non limitarti a vedere dove vai, a vedere dove metti i piedi.
Guarda. Te lo dice uno quasi cieco.
Perché se per vedere serve una buona vista per guardare serve l’apertura della mente, del cuore.

Durante l’evento sarà proiettato anche il documentario NOISYVISION – Il Cammino inclusivo con adolescenti da Lecco a Milano”. Qual è stata l’emozione più grande nel vivere quel cammino insieme a un gruppo di giovani, alcuni dei quali con disabilità sensoriali?

Vedere il film. Io non sapevo cosa ne sarebbe venuto fuori. Ho dato carta bianca a Glauco e Mattia, regista e produttore. Ne è uscito un film che racconta, per voce mia, ma soprattutto dei ragazzi e ragazze, un approccio alla vita che magari avessi avuto alla loro età. E’ stata una sopresa anche per me sentire le loro parole.
Sì. Il viaggio era stato condivisione, ma anche e soprattutto leggerezza.
Il film è uno spaccato di intimità.
Se devo soffermarmi sul viaggio in sè penso a quando siamo scesi a vedere le rocce, quelle che hanno ispirato il quadro “La Vergine delle rocce” di Leonardo e l’arrivo in Piazza Duomo.
Se ci penso mi vengono i brividi.

Guardando avanti, quale sogno o progetto ti piacerebbe realizzare per continuare a far camminare NoisyVision? Come immagini il futuro dei cammini inclusivi?

Giovani. Giovani e ancora giovani. Lavorare con loro significa guardare al futuro.

Se penso al futuro dei cammini inclusivi penso a viaggi dove la parola inclusione non esiste piu’ perche’ c’è e basta. Nessuno ne parla, tutti la vivono.

Il futuro e’ così leggero. Bello.

INFORMAZIONI SULL’EVENTO

12 maggio 2025 ore 19.00
Sermig Arsenale della Pace

61 Piazza Borgo Dora 10152 Torino
Ingresso gratuito

Prenotazione obbligatoria.

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