Da novembre 2023 il Movimento Lento ha deciso di impegnarsi per promuovere una riflessione condivisa sulla sostenibilità delle nostre attività preferite e, da questa riflessione, è nato il Manifesto Condiviso della Sostenibilità a Piedi e in Bicicletta (ancora non lo hai letto e condiviso?! Lo trovi cliccando qui!).
Negli scorsi numeri della Newsletter abbiamo parlato soprattutto della sostenibilità ambientale, eppure questo non è il solo aspetto rilevante da tenere in considerazione. La sostenibilità sociale è infatti altrettanto importante!
L’impatto del turismo lento sulle comunità locali
I cammini e le ciclovie interessano spesso aree di grande interesse dal punto di vista ambientale e naturalistico, ma anche molto fragili per quanto riguarda l’impatto sociale.
Quante volte chi cammina e chi pedala si è trovato a fare tappa in paesini quasi disabitati, dove la scarsità di servizi e le difficoltà logistiche spingono sempre più persone a lasciare le proprie radici per trasferirsi in pianura, in città e talvolta addirittura all’estero? Sono queste le tappe forse più importanti dal punto di vista dell’impatto sociale. A volte chi affronta un viaggio a piedi o in bici ha un budget non proprio elevato, eppure, le risorse che spendiamo in questi casi sono molto importanti per le comunità che incontriamo: secondo un’indagine sull’impatto socio-economico dei Cammini di Santiago effettuata nel 2017 (LINK), rispetto a un turista normale, la presenza di camminatori sul territorio genera il 18% in più di posti di lavoro a livello locale, poiché il turista lento spende prevalentemente per acquistare servizi e beni (e spesso prodotti) localmente, mentre il turista tradizionale spende molto di più in trasporti e servizi generati altrove.
Cosa significa nel concreto? Fare un cammino o percorrere una ciclovia aiuta a salvaguardare i servizi essenziali di un territorio: comprare un panino al prosciutto presso il piccolo negozio di alimentari di un paesino appenninico significa aiutarlo a tenere aperto e a servire anche gli anziani e le giovani famiglie della zona.
Cosa possiamo fare per lasciare impronte positive?
Tuttavia, la presenza di percorsi di turismo lento, siano essi cammini o ciclovie, non basta a cambiare in meglio le sorti di un territorio. I viandanti infatti non portano solo nuove risorse, ma ne consumano anche molte. Dobbiamo sempre tenere a mente che ci ospita deve a sua volta sostenere delle spese: lenzuola da lavare, ambienti da igienizzare, acqua calda, luce, gas, spazzatura, … anche in un mondo in cui la condivisione e la solidarietà sono molto importanti come quello dei cammini, queste cose costano.
Cerchiamo quindi sempre di comportarci in modo responsabile, tenendo a mente che dipende anche da noi contribuire a preservare i servizi di cui usufruiamo perché continuino a esistere.
Lasciamo sempre un’offerta generosa nelle strutture di ospitalità tradizionale a donativo, tenendo conto dei servizi che ci sono stati forniti (lenzuola, doccia, cena, colazione, possibilità di fare un bucato) e del loro costo reale. Cerchiamo di essere sempre educati e rispettosi in tutte le strutture commerciali, evitando inutili sprechi di risorse, soprattutto nelle località meno turistiche e nei rifugi in montagna.
Con i nostri passi e le nostre pedalate abbiamo la possibilità di lasciare un ricordo positivo: cogliamo questa opportunità!
Pillola di sostenibilità
Sii responsabile nei confronti di chi ti accoglie. Il tuo contributo di oggi permette a chi passerà dopo di te di trovare a sua volta accoglienza.
Sottoscrivi anche tu il Manifesto condiviso della sostenibilità a piedi e in bicicletta Io Non Lascio Tracce